sabato 8 marzo 2014

TI AUGURO

Ti auguro di trovare in te la dolce stabilità di Parvati, Dea indiana, figlia della stabilità delle montagne,
paziente e benevola consorte di Shiva.
Ti auguro di percepire nell'anima anche la battagliera ed inquieta Morrigan, la triplice Dea celtica che compare, nera come un corvo e profonda come la morte, sui campi di battaglia.
Ti auguro la caparbietà e la costanza di Iside, che, accecata di lacrime per aver perso il suo sposo, raccolse i suoi pezzi sparsi per tutto l'Egitto e con la Magia dell'amore più grande riuscì a concepire da lui un figlio divino.
Ti auguro la candida ingenuità di Persefone, la Dea - fanciulla dalle guance pallide come alabastro, che imparò a governare un regno sotterraneo.
Ti auguro inoltre la materna pazienza di sua madre Demetra, che per sei mesi all'anno vive con l'assenza della figlia nel cuore.
Ti auguro di trovare in te la furba civetteria di Oshum, la brasiliana Dea dell'amore, ricoperta di oro e miele, Signora dei dolci inganni.
Ti auguro la furia combattiva di Sekhmet, Colei che è potente, Dea egizia dal volto di leone che spande, negli aridi deserti, il suo alito di fuoco per punire i nemici che non si assoggettano al volere divino.
Ti auguro la saggezza della romana Minerva, arguta e limpida di pensiero, capace di guarire e ferire allo stesso tempo.
Perchè ogni donna è anche una Dea. Anzi, è tutte le Dee che nei secoli l'hanno guidata e protetta.
Ogni donna che conosco ha nel suo cuore e nel suo grembo la luce brillante del Divino.
Auguro a tutte voi, oltre che a me stessa, di vivere sempre senza nascondere o rinnegare l'arcaico mistero dell'essere Donna, e di far discendere in questo mondo terreno le antiche Dee.





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