lunedì 27 gennaio 2014

COSA AMO DEL MIO LAVORO



Cosa amo del mio lavoro, anzi, dei miei innumerevoli lavori riassumibili col generico termine "esoterista".
Amo accendere le candele, e vedere che il mio studio con le pareti azzurre si ammorbidisce, diventa quasi liquido, per contenere e avvolgere le violente maree emotive delle mie clienti.
Amo bruciare l'incenso, e seguire con gli occhi le mutevoli volute. Mi piace chiudere un attimo gli occhi e respirarlo, ho l'impressione di elevarmi anche solo con questo gesto così semplice.
Amo, quando devo svegliarmi alla prima ora magica, ovvero all'alba, per compiere un rituale di Magia Salomonica, vedere la città trasformata. Quella che abitualmente è la via più centrale di Torino, gremita di gente, all'alba è completamente deserta. Solo alcuni baristi stanno spostando il dehor, con le serrande ancora a metà. Il cielo a quell'ora è ancora scuro, e sta decidendo se accogliere la luce del sole, o dormire ancora un pò. Apro la porta del negozio, accendo una sola luce e scendo le scale, al termine delle quali il mio piccolo tempio, un Athanor, è già sveglio come me, e pronto a mettermi in contatto con le entità che invocherò.
Amo quando una cliente di cui non ricordo più il volto, che non vedo da mesi, si siede davanti a me ed esordisce con la frase: "Stella, quello che hai detto si è avverato tutto". Amo un pò meno quando scopro che quello che si è avverato era soprattutto qualche evento spiacevole.
Amo quando mi chiedono di scrivere una dedica sul mio libro appena acquistato, e io inizio a scriverci un tema.
Amo il fatto che questo lavoro non è in grado di annoiarmi, e credo che non mi annoierà per i prossimi cinquant'anni.
Amo il fatto che le persone mi raccontano subito la loro vita più nascosta e segreta, i loro più inconfessabili desideri e pensieri. Spesso, so più cose io su di loro di qualunque altra persona gli sia vicina. Amo, quindi, l'immensa fiducia che mi viene quotidianamente concessa.
Amo il cappuccino schiumante, tra un consulto e l'altro, che mi scalda la gola e mi impedisce di perdere la voce.
Amo l'allegra confidenza che si instaura, durante un giro di carte o un corso di Tarocchi. Amo fare qualche battuta, ridere e far ridere. Perchè secondo me l'esoterismo è luce, gioia, allegria, complicità.
Amo quando un editore decide di pubblicarmi un libro, all'incirca in questo periodo dell'anno, e anche quest'anno è successo.
Amo quando scopro qualcosa di nuovo, parlando con qualcuno che ne sa più di me, o leggendo un libro particolarmente interessante. E mentalmente penso al modo di inserire questa nuova informazione all'interno di un corso, di un seminario o di un libro.
Amo preparare un evento, amo contattare le persone che vorrei che partecipassero, amo preparare la scaletta su come si svolgerà la serata.
Amo gli specchi del negozio, che riflettono la mia immagine vestita di scuro. Amo varcare quella porta, e trovare sempre qualcuno da salutare e con cui scambiare due chiacchiere.
In ultima analisi, amo decisamente tanto il mio lavoro.





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