giovedì 12 settembre 2013

COSA PENSANO I VICINI



Siamo gente strana. Io lo so, voi lo sapete.
Lavori come il nostro creano comportamenti strani.
Sapete, ad esempio, che sul mio balcone crescono mandragore.
A volte cerco di mettermi nei panni dei miei vicini di casa, e mi rendo conto che possono avere tanti difetti, ma sono anche molto tolleranti.
Come quella volta, cinque o sei anni fa, che mio marito aveva comprato un grosso carico di Assa Foetida.
Esatto, si chiama proprio così, e vi assicuro che il nome è molto esplicativo del prodotto. E' una sorta di resina viscosa e puzzolentissima, ricavata da una insospettabile pianta di cui potete ammirare l'immagine.



Si utilizza, in magia, per rituali di Saturno (nessun altro Dio potrebbe tollerare quel fetore, suppongo). In alcuni lontani paesi viene pure utilizzata per insaporire le pietanze, una sorta di Dado Knorr in versione letale.
Insomma, mio marito doveva porzionare questa Assa Foetida. Ovviamente non poteva farlo in negozio, lo avrebbe reso inagibile dalla puzza per il decennio successivo. Giustamente, mio marito ebbe la gloriosa idea di portare la tremenda Assa Foetida a casa, per tagliarla e porzionarla sul tavolo di cucina. Ancora più giustamente, decisi di mettere fuori porta sia mio marito sia l'Assa Foetida.
A quel punto, i vicini assistettero ad una scena curiosa. Sui gradini d'ingresso a casa, davanti all'interno cortile, il povero negoziante della libreria Esotericamente aveva posto un panno per terra e stava cercando di porzionare qualcosa di atrocemente puzzolente. Strano che i miei vicini di casa non abbiano chiamato la Narcotici o sospettato che trafficassimo in armi chimiche.
Un'altra cosa che temo abbia fatto riflettere a lungo i miei vicini sono le litanie Voodoo. Dovete sapere che svolgo i miei rituali Voodoo in una piccola stanza, da cui, oltre il muro, partono le scale d'ingresso di un'altra abitazione e della cantina. Inoltre, dovete sapere che, quando svolgo un rituale Voodoo, non biascico le invocazioni a bassa voce, al contrario invoco, orgogliosa, i Loah con un tono squillante e fermo.
Ecco, immaginate il mio vicino di casa, che torna a casa a mezzanotte, magari dopo aver visto al cinema "L'Evocazione" (qualcuno di voi l'ha già visto? Com'è? Io voglio andare a vederlo tra poco...). Dicevo, torna a casa a mezzanotte e, mentre scende le scale per andare in cantina (metti che abbia sentito degli strani rumori nel sottoscala) sente una voce che grida:

PAR POUVOIR SOBO QUE – SOU – NEGRE ANANMAN VOODOO, NEGRE LAH – YE’ TINGUI’, NEGRE BADE’ – SIH!!!

(Stralcio di invocazione di Sogbo e Badè, la trovate comodamente nel mio secondo libro pubblicato, "Voodoo e Candomblè", Aradia edizioni).
Inoltre, non vi ho ancora parlato del Gatto Infernale. Ho un gatto simile, ebbene sì. Tutto nero, occhi di brace viva, ha degli hobby particolari: sgattaiolare fuori da ogni stanza in cui lo si rinchiuda, uscire in cortile, miagolare selvaggiamente, soprattutto dalla mezzanotte in poi.
Insomma, a volte credo che, tutto sommato, i miei vicini siano dei santi.


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