martedì 17 settembre 2013

UN GUARITORE D'ANIME

A volte le persone ritornano.
Magari hanno attraversato, come brevi meteore, veloci attimi del nostro passato, e poi sono state nuovamente inghiottite dal fiume dell'Essere.
Oggi voglio parlarvi di una persona, un uomo, vestito di arancione. Un Sannyasin, ovvero "un asceta errante che ha rinunciato a tutto". Ha uno sguardo molto particolare quest'uomo, quando ti osserva è come se realmente riuscisse a trascendere il velo della materia, e ad osservare le cose per come sono davvero. Ha due penetranti occhi azzurri, immobili come due pietre incastonate in un tempio, dove gli eoni trascorrono senza lasciare segno.
La prima volta che lo vidi stava per lasciare la città. Aveva fardelli pesanti di cui doveva liberarsi in fretta, per viaggiare leggero. Io e mio marito entrammo nella sua casa, che sapeva di vissuto ed era tappezzata di magnifiche statue indiane, per acquistargliele. Lo statua dello Shiva danzante, sorridente, col sole dietro le spalle sembrava incoraggiare la sua imminente partenza. Non sapevo dove sarebbe andato, cosa sarebbe stato della sua vita, percepivo solo che quel luogo non sarebbe più stato suo.
Rividi poi quell'uomo qualche anno dopo. E' l'immagine più bella che ho di lui.
Era un tiepido pomeriggio di mezza stagione, io e mio marito avevamo deciso di fare una lunga passeggiata costeggiando il fiume. L'acqua era tappezzata di riflessi, inondava di luce piena ogni cosa. Lì lo riincontrai. Era in compagnia della sua bellissima figlia. Lei sembrava una ragazza indiana. Aveva una lunga e scura treccia, gli occhi ampi e profondi, poco più di dieci anni.  Lui in quel momento era l'uomo più felice sulla faccia della terra.
L'ho rivisto una terza volta (o magari era la decima, ed io non ricordo....A volte le persone ruotano attorno alla mia vita così in fretta che non sempre ricordo ogni incontro). Era appena entrato in negozio, voleva acquistare qualche libro.  Poco tempo prima avevo scoperto di avere una intolleranza alimentare, e di lui sapevo che, tra le altre cose,  era un valido naturopata ayurvedico, con esperienza ventennale, formatosi con la scuola del famoso Bagawan Dash. Iniziai a tempestarlo di domande, e mi stupì perchè riuscì a dirmi cose importanti su di me, che non poteva conoscere.
Con una breve occhiata seppe dirmi a quale coppia di elementi, o dosha, della medicina tradizionale indiana, io appartenessi. Mi disse delle cose sul mio carattere e sul mio stile di vita che non poteva conoscere. Io ho sempre freddo ad esempio, fosse per me girerei con un plaid per casa anche in pieno agosto. Come poteva saperlo? Mi ha dato diecimila altri validissimi consigli, su tutto, soprattutto sulla mia alimentazione. (Voi mi vedete magra come un chiodo, ma mangio, vi assicuro che adoro mangiare! Lo sa mio marito quando chiede il conto al ristorante...)
Ora, voglio condividere questa persona con voi. Lo ruberemo per un giorno alla città di mare dove lui ora vive e lavora insieme alla sua compagna, una bella donna dai ricci scuri come intricati labirinti dell'anima.
Vi aspetto domenica prossima, in negozio. Non perdetevelo.


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