mercoledì 12 giugno 2013

SIMBOLISMO

Riflettevo sul simbolismo alchemico che traspare dagli Arcani Maggiori, nella tradizione occidentale.
Niente termini difficili, tranquilli, qualunque sia il vostro approccio con l'esoterismo, voglio che mi capiate tutti.
I Tarocchi, in particolare quelli della tradizione di Oswald Wirth, contengono un massiccio simbolismo alchemico, in particolare per quello che riguarda la duplicità, la dicotomia dell'energia maschile e femminile.
La carta della Papessa, ad esempio, presenta dietro al trono due alte colonne. Una blu, una rossa. Queste sono le colonne che sorreggono il mondo, i due pilastri, le due forze: maschile, femminile.
In Massoneria ed in altre tradizioni, queste colonne metaforiche si chiamano "Jakin" e "Bohaz".
Sempre la Papessa, la carta più duale dei Tarocchi (corrisponde al numero 2, d'altronde...) tiene tra le mani due chiavi, una d'oro, l'altra d'argento. Con esse potrà aprire il libro della conoscenza del mondo.
Perchè due, perchè questi metalli?
Gli antichi alchimisti utilizzavano spesso le metafore dei metalli, per rappresentare altri concetti spirituali. Grazie a questo loro codice cifrato, si risparmiavano notevoli persecuzioni.
Queste metafore sono giunte sino a noi, i Tarocchi ce ne parlano attraverso immagini da decifrare.
L'Oro, il nobile metallo, è la metafora di una energia solare. Il Sole, anfitrione degli altri pianeti che attorno a lui gravitano, simboleggia le qualità razionali, concrete, maschili.
L'Argento, il duttile metallo, è la metafora di una energia lunare. La Luna governa il flusso delle maree, il ciclo femminile, la gestazione, le emozioni profonde. Non esiste pianeta che meglio rappresenti le mutevoli energie femminili, intuitive e nascoste.
Quindi, perchè la Papessa ha bisogno di queste due chiavi, queste due energie per poter accedere alla conoscenza del mondo?
Perchè un bravo esoterista usa entrambe le colonne, maschile e femminile.
Non fraintendetemi, non sto consigliando alle mie lettrici di farsi crescere i baffetti e bere birra ruttando (alcune di voi già lo faranno, sicuramente, nell'intimità della propria abitazione...).
Un esoterista, uomo o donna che  sia, deve sviluppare qualità maschili e femminili. Deve saper equilibrare i due opposti.
Dalla colonna maschile prenderà la visione razionale, il coraggio, la schiettezza, l'ardore per il compimento di nobili azioni. (Attenzione, non sto dicendo che gli uomini facciano tutte queste cose, magari! A livello esoterico, però, queste virtù ricadono sotto un'energia, per convenzione, denominata "maschile").
Dalla colonna femminile l'esoterista prenderà la visione intuitiva, la comprensione per i moti dell'anima e per le cose nascoste e sottili.
Le esigenze del Genere che la società ci impone possono limitare, tarpare il nostro pieno equilibrio, la nostra identità. Noi nasciamo duplici, Sole e Luna, Luce e Ombra, Maschile e Femminile.




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