venerdì 7 giugno 2013

PRIMA DELLA CONFERENZA

Come molti di voi sapranno, stasera tengo una conferenza sul Vampirismo presso il centro di terapia energetica "Germogli di Luce".
Pochi però sanno come mi preparo a poche ore dall'evento, come affronto l'idea di parlare davanti ad una sala gremita di gente (ebbene sì, sono orgogliosa di ammettere che c'era il tutto esaurito ben una settimana prima della data...).
Non mi mordicchio le unghie dalla tensione, ho dormito tutta la notte senza problemi, non ho neppure lo stomaco attorcigliato. Perchè? Ma perchè io ADORO parlare in pubblico!
Tanti anni fa dovetti testimoniare in tribunale, avevo assistito all'aggressione di un ragazzo per strada e volevo  che il colpevole ricevesse la giusta punizione. Ricordo quel giorno come uno dei più belli della mia vita. Tutti fermi, immobili, col fiato sospeso, dal giudice all'avvocato ai presenti in aula. Tutti lì ad ascoltarmi con attenzione. C'era pure una persona incaricata di scrivere ogni sillaba che mi usciva dalla bocca! Bellissimo.
Un pò meno piacevoli gli insulti smozzicati che mi bisbigliava l'accusato, mentre tornavo al mio posto. Vabbeh. Inconvenienti della fama e della gloria.
Ci sono però delle cose imprescindibili per le mie presentazioni in publico. Senza di queste, probabilmente mi sentirei molto a disagio, potrei perfino iniziare a balbettare dall'insicurezza.
Chi mi conosce nella mia vita reale, quella di tutti i giorni, sa che io ho i capelli discretamente arruffati. Non so perchè. Probabilmente ho troppe cose a cui pensare e i miei neuroni, per vendetta, emanano scariche elettriche al cuoio capelluto. Ci sono delle mattine che mi guardo allo specchio e al posto dei capelli mi sembra di vedere dei serpenti. Abbasso lo sguardo prima di rimanere pietrificata da Medusa.
Mi chiedo come i miei familiari siano sopravvissuti alla Gorgone fino ad oggi.
Invece, quando parlo in pubblico, i miei capelli sono lisci come spaghetti, disciplinati come neanche la Pantene riesce, tutti in riga come angioletti. Non ringrazierò mai abbastanza la mia parrucchiera Rita Fiore per questo miracolo.
Poi, indosso il mio immancabile cappottino lungo. Anche se ci sono 40 gradi all'ombra, non importa. E' un pò il mio portafortuna. Senza, non mi sento me stessa, mi sembra di essere nuda davanti alla platea. L'unico inconveniente, se paragonate le foto dei miei eventi vi sembrerò sempre vestita uguale. Infine, ci vuole un pò di paccottiglia. Che sia un anello col serpentone d'oro, degli orecchini da mezzo chilo l'uno, o un'enorme collier d'argento, non importa. Ho bisogno di indossare del metallo. Sarà che, secondo il Feng Shui, il Metallo è un elemento orientale che mi rafforza. Così ho la scusa per svaligiare le gioiellerie.
Insomma, penserete, prima di un evento al pubblico curo il mio aspetto in maniera maniacale. E il resto? La scaletta? Il parlare davanti allo specchio? Esporre gli argomenti a qualche povero tapino? Ma figurati!
Vado liscia di improvvisazione. E' una mia pecca, lo so, e mi porta a dimenticarmi immancabilmente  qualcosa che volevo dire, o a girare cinque minuti attorno ad una frase perchè mi sono dimenticata il termine giusto.
Che volete farci, portate pazienza...
Piega, cappottino e paccottiglia - Mode On.
Ci vediamo stasera alle nove.



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