venerdì 21 giugno 2013

FONDI DI CAFFE’



Oggi una mia allieva del corso di Magia mi ha chiesto se leggo anche i fondi di caffè.
Devo aprire un ridicolo capitolo della mia vita. Era l’estate di circa otto anni fa.
Avevo appena iniziato ad apprendere il Corso di Arti Divinatorie. Facevo già i Tarocchi da tempo, ma volevo regalarmi un approfondimento sugli Arcani Minori. Incluso nel corso, c’era anche la Caffedomanzia, ovvero la lettura dei fondi di caffè, e la Cristallomanzia, ovvero la lettura con la sfera di cristallo.
Era una torrida estate di tanti anni fa, e mi ero portata al mare in vacanza le dispense relative ai fondi di caffè. Avevo deciso di sfruttare quei mesi estivi per impratichirmi.
Ovviamente, avevo bisogno di una cavia. Ovviamente, mio marito si prestava come sempre ad essere la perfetta vittima sacrificale.
Pover’uomo, ricorda quell’estate ancora come un incubo. E perché mai, direte voi, che vuoi che sia una tazzina di caffè.
Ecco, molti pensano che la Caffedomanzia sia semplicemente una tizia un po’ strana che ti invita a bere un caffè al bar e da lì prevede il tuo futuro. Alcune signore fanno questo in effetti. La vera Caffedomanzia però risponde a regole ben precise. Intanto, necessita di un piattino e di una tazza di rame.
Poi, il caffè non dev'essere l’espresso del bar, dev'essere caffè turco. Ovvero, si lascia bollire, in un pentolino sempre di rame, un piccolo quantitativo di acqua. Quindi vi si versa sopra un cucchiaino di polvere di caffè turco. Si mescola e il gioco è fatto.
Altra cosa fondamentale, il caffè dev'essere rigorosamente senza zucchero, quindi amaro.
La cosa davvero comica è che, nel sistema di Caffedomanzia, ad ogni domanda sul futuro corrispondeva una tazzina di caffè (se caffè vogliamo chiamarlo). Immaginate le splendide vacanze di mio marito.
Dopo ogni pranzo io innocentemente gli domandavo: “Ti preparo un caffè amore?”. All’inizio ci cascava pure, e si ritrovava una strana brodaglia scura servita in una tazza ramata, con me dall’altra parte del tavolo ansiosa di prevedere il suo futuro.
Dopo la terza domanda (e quindi la terza tazza) iniziava lui a prevedere il futuro, delirando per colpa di una strana forma di disgusto e di intossicazione da caffè turco…
Scherzi a parte, dopo un po’ mio marito iniziò a preoccuparsi che volessi lentamente avvelenarlo. Perché il rame inumidito, se non perfettamente asciugato, forma una curiosa ruggine verdognola. Ecco, è altamente tossica, e può provocare la morte per ingestione. Fortunatamente, ero molto ligia alla pulizia della mia tazzina per divinazione.
L’estate trascorse così in modo ameno, e nell’autunno sentivo di padroneggiare perfettamente la Caffedomanzia. Ma funziona? Mi chiederete.
Funziona, anche se ho potuto scoprirlo solo a posteriori. In quell’estate, tra le tante domande di prova avevo chiesto anche che mi venisse descritto un mio conoscente di allora. Era un uomo che frequentava spesso il negozio. Chissà, magari un giorno vi parlerò meglio di lui. Sappiate solo che era un individuo pericoloso, il classico lupo travestito da agnello. Io non sono solita chiedere ai miei sistemi divinatori di indagare sui miei amici o conoscenti. Non mi sembra una cosa lecita o carina, mi sembra di invadere la loro privacy. In quel caso, chiesi al mio terribile caffè turco di descrivermi che tipo di persona lui fosse. Uscì una figura complessa. Era un uomo, di profilo, che fumava una pipa. Il fumo circondava tutta l’immagine. Non riuscivo a decifrare il senso di quella figura, così telefonai direttamente al mio insegnante per farmela spiegare.
Lui mi disse che il fumo era un segno di inganno, e che colui che fumava gettava in realtà fumo negli occhi di chi lo circondava.
Sul momento, pensai di aver sbagliato qualcosa nella lettura e non diedi peso al responso. Molti anni dopo, però, scoprii che quest’uomo era un truffatore di mestiere, con una lunga sfilza di denunce e di carichi pendenti sulla testa. Fortunatamente, è lontano da me, dalla mia vita e dal negozio da molto, molto tempo.
A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi prestato un po’ più fede a quella macchia di caffè, che mi stava svelando una cosa importante.
Riguardo alla lettura dei fondi di caffè, purtroppo non la effettuo come consulto al pubblico. Tra il caffè terribile e il rischio di ruggine tossica rischierei di perdere metà dei clienti e di beccarmi una denuncia dall’Asl.
Però mi sto organizzando per preparare un evento pubblico in un locale, una bella serata d’estate in mezzo ad un prato verde, circondata da candele, a leggervi i fondi di caffè.  Ricordatevi, quale che sia il futuro che il nero e amaro caffè turco vi rivela, vi consiglio di non ignorare i suoi messaggi.

Nessun commento:

Posta un commento